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ILLUSTRATOR, SCULPTOR, SET DESIGNER - COSTUME, PROPS AND MODEL DESIGNER (MAKER)

 specialized in SCIENCE FICTION and FANTASY  

Working in the ADVERTISING, EDITORIAL, TELEVISION, FILM AND RECORD INDUSTRIES.

 

Born in Milan, Italy, on 21 February 1951, his educational background is HIGH SCHOOL and the ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BRERA. Furthermore  teacher in VISUAL PSYCOLOGY, DRAWING and ANATOMY (School of Comics ), ILLUSTRATION WORKSHOP

 

ILLUSTRATIONS for the ADVERTISING CAMPAIGNS:

  COCA COLA - AGIP - SONY - CARLSBERG - GENERAL ELECTRIC - CATERPILLAR -

ZENITH Watches - ROCHE - LUMBERJACK - KO HI NOOR - GIO’ STILE - DELCHI - ALESSI –

  WEIGHTWATCHERS - CAMPARI - MECANORMA - APPLE  Computers –

  BARILLA - FORD - KRAFT - BIANCHI  Bicycles - SEAGRAM - RMC - IULM - ETC….

 

For the AGENCIES:

   McCANN  ERICKSON - J.W. THOMPSON - ARMANDO TESTA - PIRELLA & GOETTSCHE -

   CAMPARI ADVERTISING - LORENZO MARINI GROUP -  ITALIA BBDO - CATO JOHNSON - LEO BURNETT -

MILANO & GREY  - AZZURRA - HILL & KNOWLTON - BROUCC & DDB NEEDHAM - BYKE -

ALBERTO CREMONA - GGK - AZZURRA - MEDICUS INTERCON - LINTAS - ETC…

 

ILLUSTRATIONS for the PUBLISHERS and  RECORD LABELS:

   DeAGOSTINI - FABBRI - MONDADORI - PERUZZO - DEL  DRAGO -

Editrice NORD - IL CASTORO - LANDAU - GLENAT - IKON -

CGD MESAGGERIE MUSICALI - RICORDI - BABY RECORDS - ARISTON - SAAR - ETC ….

   

MODELS, COSTUMES, SET DESIGN (designed and executed) for the television commercials:

   NESQUIK - GEOX - FABBRI - MATCHBOX - KINDER - EURONICS - OSRAM - RONDO’ 2000 –

   NOSTRADAMUS - SANTACLAUS (Christmas T.V. series for CANALE 5) ETC….

   

CONCEPT and  ART DIRECTION for television idents:

    MATRICOLE E METEORE - LA MACCHINA DEL TEMPO - PRESS KEY AWARD  - CYBERBANG -

A.D. ANNO DOMINI - RISATISSIMA  - LA LUNA NEL POZZO  - LA GIOSTRA - ETC…

   

    The images for electronic set design for VALERIO LAZAROV’S SHOWS:

    BEAUTY CENTER SHOW - BENE, BRAVI, BIS - ETC…

 

 FOR THE CINEMA:

    NIRVANA by Gabriele Salvatores (vehicles,weapons and props ) –

    “AIDA DEGLI ALBERI” Animation movie by Guido Manuli (Art  direction, set and monsters design) -

    L’EROE DEI DUE MONDI Animation movie by Guido Manuli (set design) –

    MONSTERMASH Animation movie by Guido Manuli (set design) –

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Intervista  per LO SGUARDO  febbraio 2012

 

Illustratore, scultore, art director, set designer specializzato in modelli, costumi ed effetti speciali, una personalità eclettica la sua, che l’ha portata a lavorare con i grandi del cinema e della televisione. Lei rappresenta un punto di riferimento per gli appassionati di Fantasy e conta numerosissimi fan, soprattutto tra i più giovani. Si nasce o si diventa Victor Togliani? Qual è stato il suo percorso artistico?
 

Tutte due le cose;  si nasce e si diventa quello che si è.

C’è nell’attitudine una duplice influenza: la genetica e di questo io devo ringraziare mio padre che era un grande pittore e sicuramente mi ha trasmesso qualcosa nell’organizzazione fisiologica delle sinapsi e l’ambiente, che ti forma con la presenza di stimoli appropriati.

Poi sono convinto che chiunque possa imparare a disegnare e a sviluppare la creatività artistica, favorendo, con esercizi mirati, l’ emisfero cerebrale destro, che e’ preposto all’analisi della percezione spaziale.

Il mio percorso non è altro che un grande amore per tutti quegli strumenti che ti permettono di vestire i sogni.

Sono autodidatta; quello che faccio è frutto di una esperienza personale e non deriva da un percorso scolastico.

 Ho iniziato portando i miei disegni agli editori, poi avevo amici musicisti che mi chiedevano di disegnare le copertine dei loro LP e il resto è arrivato attraverso il passaparola delle persone che apprezzavano il mio lavoro.


Qual è, se esiste, la sua fonte d’ispirazione principale?
 
 Quello che ci sta intorno, se guardato con occhi diversi, si trasforma in quello che vuoi.

Sono uno strenuo sostenitore dell’anarchia delle funzioni; se prendi un aspirapolvere e gli aggiungi dei bicchieri capovolti… puoi ottenere un’astronave, iconograficamente!

E’ così che lavoro: vedo altro nella forma delle cose, come i bambini.

Uso di tutto per costruire un costume, un robot, una città del futuro, sia fisicamente, costruendo un modello tridimensionale, che a livello di immagine.

Creo cose nuove mixando cose vecchie che, prese da sole, non hanno niente a che vedere col prodotto finale.


Sul suo sito sono pubblicati numerosi bozzetti di opere successivamente realizzate, che evidenziano una tecnica pittorica fuori dal comune. Inizia ancora tutto dal foglio di carta o anche lei, oggi, si affida alla tecnologia?

 

Una delle cose che mi diverte di più è disegnare con la matita; è così che nascevano i miei bozzetti.

Uso il passato perchè oggi, per realizzare un’immagine, che definisco una illustrazione fotografica, parto componendo al computer centinaia di porzioni di foto, a volte anche di modelli che mi costruisco allo scopo di ottenere quello che ho in testa, che poi mi permettono di avere l’effetto finale di una fotografia.

Negli anni ottanta con l’aerografo facevo disegni che sembravano fotografie, era l’epoca dell’iperrealismo; oggi realizzo puzzle di foto che hanno il sapore delle illustrazioni.

Fa parte della mia eterna ricerca di rendere, nel modo più reale che mi è possibile, ambienti, personaggi e oggetti che in questa realtà non esistono.
  
Nelle sue note biografiche si legge che, nonostante la nascita milanese, ha passato gran parte della sua infanzia a Mantova e che questo l’ha influenzata anche a livello artistico. In che modo si spiega il fatto che una città fortemente legata al proprio passato sia stata fondamentale per un artista che ha, invece, fatto del futuro l’oggetto principale della sua attività?

 
Moltissimi anni fa mi era balenata l’idea di fare un libro di illustrazioni intitolato ASSOLUTAMENTE NON OGGI! per rimarcare la mia passione per la fantascienza e per il fantasy, escludendo rigorosamente il quotidiano.

Passato e futuro; ciò che non possiamo percepire direttamente, ma che possiamo visualizzare con la fantasia.

Mantova da bambino mi trasportava in una sorta di terra di mezzo, popolata di draghi , di elfi e cavalieri in armatura; era li che sognavo altri pianeti da terraformare!!!

 
Il Museo d’arte moderna di Mantova a Gazoldo degli Ippoliti le ha dedicato una mostra antologica che raccoglie parte della sua produzione. Cosa potranno ammirare i visitatori?

 

C’è un po’ di tutto: dai bozzetti per i cartoni animati o per gli spot pubblicitari, alle vecchie illustrazioni realizzate coi pastelli (una sorta di gessetti che si sfumano con le dita), dalle immagini dipinte con l’aerografo (penna a spruzzo), alle sculture e ai modelli, in parte realizzati come “prop” per gli effetti speciali.

C’è anche un robot realizzato per uno spot di supermercati, un alieno su un tavolo operatorio, una città del futuro,  e una serie di illustrazioni foto-digitali.

L’utilizzo di queste cose va dalla copertina di libro o disco,  al concept-design per il cinema, alla realizzazione di spot o sigle televisive,  a campagne pubblicitarie su riviste e manifesti e quant’altro.
  
Nirvana di Salvatores rappresenta di certo un passaggio importante per la sua carriera. Ci racconta quell’esperienza?

 

Ho avuto la fortuna di essere coinvolto nel progetto di cinema fantascientifico forse più importante, a livello europeo,  degli ultimi trent’anni (escludendo i lavori di Luc Besson e di Ronald Emmerich che hanno avuto produzioni americane).

Si potrebbe dire che mi sono trovato nel punto e nel momento giusto, ma non credo al caso; penso che la vita sia come una collana inanellata di incontri stabiliti su un diverso piano di esistenza.

Quando ho letto la sceneggiatura mi sono innamorato del concetto alla base del film: la vita del personaggio di un videogioco, che muore e continua a rinascere quando riaccendi la consolle e vuole uscire da questa situazione, può essere paragonato alla nostra esistenza a livello karmico  che ti permette però anche di uscire dal ciclo delle reincarnazioni attraverso il nirvana, uno stato alterato di coscienza.

Per il film ho realizzato le armi, i veicoli e i gli oggetti di scena, quelli che hanno una forma inusuale e futuribile,  come i videotelefoni, le pompe di benzina o i vari computer)

La critica ottusa italiana, ai tempi, non ha afferrato la grandezza del messaggio e la visione geniale del regista nell’accostare l’ironia dei personaggi ad un tema così profondo, in una ambientazione cyberpunk. 

In America il film è considerato un cult e moltissimi registi si sono ispirati a quest’opera di Salvatores, tra gli altri lo stesso Spielberg con MINORITY REPORT, dove troviamo decine di scene già viste in Nirvana.


Parlando di Fantasy, quali film non possono mancare in un’ipotetica cineteca del genere e perché?

 

Se nel termine fantasy includiamo anche la fantascienza, un solo film ha scardinato la storia del cinema,

riabilitando un“ genere” fino ad allora considerato di serie B, ma anche rivoluzionando la tecnica di ripresa e raggiungendo la perfezione; era il 1968 e il film “2001 odissea nello spazio” di Kubrik.

Se invece ci atteniamo strettamente al solo fantasy, nessun film finora mi ha convinto fino in fondo; è ancora un mondo tutto da esplorare con le nuove tecnologie, anche se tecnicamente e a livello di concept-design “ll signore degli anelli” è pur sempre un lavoro magistrale.
 
 
In campo pubblicitario lei ha lavorato con i maggiori brand mondiali. Come si approccia un artista come lei all’ambito “commerciale”? Non ha mai pensato fosse riduttivo?

 

A diciotto anni ho iniziato a disegnare in modo serio e ho fatto la mia prima mostra, alla fine mi avevano comprato tutti i disegni, ma mi sono reso conto che non era quello che volevo.

Il mio pensiero era che in fondo, finiti in casa dell’acquirente, poche persone avrebbero visto i miei lavori. Poi non mi piaceva il mondo dell’arte, gestito da galleristi che decretavano il tuo successo non in base alle tue capacità, ma a secondo di chi, a livello collezionistico, era disposto a spendere di più per avere una tua opera (oggi siamo arrivati all’esasperazione di questo modus operandi)e poi mi mancano i miei bambini (i disegni)!

 Così ho intrapreso la carriera di illustratore che ti permette comunque di far conoscere le tue cose ad un grande numero di persone, ma anche di cedere al cliente solo i diritti di riproduzione, in modo che gli originali restino alle tue pareti; con cos’altro potrei arredare la casa? Scherzo dai! 
 
Abbiamo letto che Aida degli Alberi, film di animazione in 3D del quale lei è stato art director, è entrata in causa con James Cameron per via di numerose analogie con il suo pluripremiato Avatar. Ci racconta come è andata e quali sviluppi sta avendo la vicenda?

 

No, che io sappia non è stata intrapresa nessuna azione legale; il regista Guido Manuli ci ha riso sopra.

Io ho fornito alla rivista Focus, con la quale collaboro da alcuni anni, una serie di fotogrammi comparativi dei due film che mostrano le sconcertanti analogie, se così le vogliamo chiamare e la notizia ha fatto il giro del web.

In entrambi i film i protagonisti sono una popolazione di felini umanoidi azzurri che vivono in una foresta dai colori psichedelici. In entrambi la figlia del re di questo popolo si innamora di un invasore alieno la cui razza entra in guerra con gli indigeni per depredarla di una sostanza preziosa.

E’ tutto li da vedere!

 

 

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LINKS

    

https://www.youtube.com/watch?v=mFTalD5rmYs    INTERVISTA RAI 5

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https://www.youtube.com/watch?v=9-cZ6AZie5M    MOSTRA MANTOVA

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https://www.youtube.com/watch?v=8VbZINMleaE    VIDEO SALMO

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https://gilgameshedizioni.com/prodotto/funzioni-non-verbali/    LIBRO - Funzioni non verbali

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https://youtu.be/Cqh3iz3grmc          50° ANNIVERSARIO 2001 ODISSEA

 


 

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Mi scuso per l'incursione, forse maldestra, nel mondo della musica, ma alla fine degli anni settanta è uscito il mio primo e ultimo LP come cantautore, si intitolava BARNABA, nome d'arte che mi ero scelto per quest'avventura!
BIANCO E NERO testo, musica, voce (e cover) miei,
è un estratto  da questo disco.
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